Seguici su
Cerca

Descrizione

Nel ai.ugnp del 954 d. C; il Conte Guido ( o Guidane) di Ventimiglia, in procinto di partire per partecipare, nelle file dell esercito di Guglielmo di Arles alla difesa del Frassinetto contro gli arabi, donò all' Abate Alberto dei Monaci benedettini dell isola di S. Onorato di Léri-ns il suo feudo di Seborga ("Castrum Sepulchri") allo scopo di ottenere per sè la protezione celeste durante quella campagna di guerra. II feudo faceva allora parte dei vasti possedimenti del Conte di Provenza (di cui Guido era vassallo) e passò al Re di Francia Luigi XI nel 1481, rimanendo sino ad oggi possedimento prima regio e poi repubblicano di Francia. Dal punto di vista religioso il Monastero di S. Onorato dipendeva , gerarchicamente, da quello di Montmajour di Arles in Provenza, sottoposto a sua volta alla giurisdizione di quello generali— zio di Montecassino. L Abate Priore del Monastero di S . Onorato si fregiava del titolo di "Principe ecclesiale" che pare gli fosse stato concesso direttamente da Papa Cei eétino nel 429 d. C. e da questo fatto deriverebbe la attribuzione per extenso della qualifica di "Principato" al suo feudo di Seborga.

Nel 1666 i Monaci di S. Onorato, alla ricerca di nuove fonti di sostentamento a causa della riduzione delle decime dai loro territori, decisero di aprire a Seborga, una zecca allo scopo di produrre monete da immettere, sui mercati europeo e mediorientale ricavandone un così i cuo utile. Vari furono i fiduciari cui i Monaci affidarono l'incarico di battere monete a loro nome, fra cui Bernardo Bareste di Mougins, Silvano Condaz di Genova e Jean d Abric di Nimes. II periodo di attività della zecca fu assai breve ( poco più di venti anni) e cessò nel 1687 , le monete da essa provenienti non 'avevano. infatti avuto buo;la accoglienza in Europa ove ne fu proibita 1a circolazione in Savoia dal 1667 e in Piemonte dal 1669 (domini i dei Savoia) e, in Francia non ebbero mai praticamente mai corso legale. Il motivo di tale ostracismo va ricercato nel fatto che erano cominciate a circolare, già dal 166 1667, monete false di Seborga e della cosa si era accorto il Governo del Regno Sardo che aveva inoltrato regolare rimostranza al Re di Francia affinchè provvedesse a far cessare tale irregolarità intervenendo sui suoi sudditi del Monastero di Lérins.

Luigi XIV impartì immediatamente I'ordine al suo Ministro Colbert di far chiudere 1a zecca seborghina. I Monaci obbedirono al loro Re e cessarono nella produzione di monete dal 1687. Per poco tempo tali monete continuarono a circolare in Oriente in quanto molto ambite dalle donne arabe, ma il favore cessò allorchè venne constatato in esse il tasso d' argento era andato progressivamente descrecendo rispetto a quello dichiarato, per cui anche quel mercato si chiuse con disonore.

Venuta così a cessare questa fonte di denaro, i Monaci di addussero alla vendita del feudo dl Seborga, vendita che si concretizzò nel 1729 a favore dei Duchi di Savoia (Vittorio Amedeo 1 0 ) che, divenuti successivamente Re di Sicilia, poi di Sardegna e quindi d'Italia inglobarono nei loro possedimenti regi.

Dal 1946 (anno della abdicazione dell 'ultimo Re d' Italia Umberto II) , Seborga fa parte della Provincia di Imperia, Regione Liguria, Repubblica italiana, pur mantnendo a tutt oggi il folcloristico nome di "Principato".




Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Valuta da 1 a 5 stelle la pagina

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito? 1/2

Dove hai incontrato le maggiori difficoltà? 1/2

Vuoi aggiungere altri dettagli? 2/2

Inserire massimo 200 caratteri